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Nardò

Nardò
24 Ottobre 2019
Nardò Piazza Salandra Taranta Pizzica Luigi Stifani

Il Comune di Nardò si trova nel cuore dell’entroterra pugliese. Nel 1959, è stata una delle tappe della spedizione dell’antropologo Ernesto de Martino. Qui, de Martino incontrò quello che presto sarebbe diventato uno dei simboli del tarantismo: la tarantolata Maria di Nardò.
Comune dinamico e ricco di storia, Nardò si caratterizza per la bellezza del barocco salentino del suo centro storico.

Appuntamento costante è il “Memorial Luigi Stifani", arrivato alla sua XIX edizione. Durante il concerto è possibile ammirare e partecipare alle danze ascoltando le musiche tradizionali di questi territori.

Sede della mostra sul maestro Luigi Stifani è il Castello Acquaviva d’Aragona, uno dei più suggestivi monumenti di Nardò. Costruito nel XV secolo con scopi militari, fu realizzato dall’architetto Giulio Antonio Acquaviva Duca di Atri, Conte di Conversano e comandante in capo delle truppe aragonesi durante la liberazione di Otranto dai Turchi del 1481.
La mostra è un omaggio al maestro Stifani, conosciuto anche come Mesciu Gigi, violinista terapeuta che più d’ogni altro ha permesso di capire i rituali legati al tarantismo salentino. Le stanze del castello ospitano tutti i beni riconducibili alla sua attività: gli strumenti musicali (quelli utilizzati nei rituali terapeutici del tarantismo e durante le ricorrenze), i manoscritti, i documenti fotografici e sonori, oltre agli strumenti di lavoro adoperati nella sua bottega di barbiere.

Il comune organizza anche numerosi eventi legati alla taranta e alla pizzica. Durante i mesi estivi, è possibile partecipare a un considerevole numero di concerti, mostre, revival e visite guidate del centro storico.
Da diversi anni è sede di una delle tappe del Festival della Notte della Taranta nella bellissima piazza Salandra.

Per i bibliofili più appassionati, Nardò ospita la Biblioteca comunale Achille Vergari. Questa trae le sue origini dalle raccolte librarie di monasteri soppressi (Antoniani e Domenicani), dopo la costituzione del Regno d’Italia. A queste si aggiunse il cospicuo lascito dell’illustre cittadino neretino dottor Achille Vergari nella fine dell’Ottocento.
La Biblioteca accoglie un patrimonio librario di circa 75.000 volumi di diverse epoche. Di questo fondo fanno parte alcuni incunaboli, manoscritti, cinquecentine, edizioni dei secoli XVII e XVIII e numerose altre opere pregevoli.